Aqui.... Onde a terra se acaba e o mar comeca. (Camöes)
Ponta mais ocidental do continente europeu
Latitude: 38° 47 Norte
Longitude: 9° 30 Oeste
Tempi tecnici, dal punto più a occidente d'europa ci fanno spostare qua. Una piacevole sorpresa.
Vento, tanto vento. Ma se ti piace fare Kite è il posto giusto.
E un tramonto sull'oceano che incanta gli occhi.
Patrimonio dell'UNESCO, incredibile per la quantità di cose da vedere.
La Quinta da Regaleira ha sicuramente meritato.
Da Sintra si passa ad Obidos. Stupendo camminare lungo le mura completamente intatte, e deliziosa la sua Ginjinha.
Sede della più importante battaglia del Portogallo, Batalha de Aliubarrota (1385).
Questa assicurò l’indipendenza portoghese dai castigliani, e in onore di re Joao I fu costruito il Monastero de Batalha
Dove si trova il magnifico Mosteiro de Santa Maria de Alcobaça del XII secolo, uno dei più importanti siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO di tutto il Portogallo
Sede dell’università più antica del Portogallo nonché una delle più antiche d’Europa, Coimbra ti rimane nel cuore.
Ci si riprova. A fare il bagno.
Ma non è ancora il momento. Infatti scelgo di non mostrare il mare, ma forse si può capire dalla vegetazione la forza del vento di questo luogo.
Non so, forse non ero preparato a Porto. Lisbona, quella si. Benagil, le scogliere. Ma al fascino di Porto non ero affatto preparato.
Music, IPA, people, happiness. Tutto in un tramonto.
La tappa più a nord, Braga. Il Santuário è una tappa obbligatoria. E lo è anche fare tutti gli scalini, tanti.
Iniziata già la discesa, dopo aver visto anche Guimarães, non manca Viseu.
Nella foto la Igreja da Misericordia.
“Il più squisitamente portoghese fra i villaggi del Portogallo”.
Forse la più sorprendente delle tappe. Forse perchè non era prevista come tappa. Situata nell’Alto Alentejo, una distesa di casette bianche raccolta entro una ben conservata cinta muraria.
Manca poco alla tappa mare, e la voglia di uscire dal caldo torrido dell'entroterra è tanta. Ma un'ultima tappa piena di storia non può mancare.
Questo tempio romano, costruito nel I secolo e dedicato al culto di Augusto, è il tempio meglio conservato della penisola iberica.
Non può mancare nemmeno un pò di storia meno recente con 95 monoliti risalenti al neolitico.
Forse la foto che più volevo fare in questo viaggio, e non portarsi dietro l'obiettivo giusto. Beh, vi garantisco che i miei occhi l'hanno vista meglio.
C'è vento dicevano. Copriti dicevano. Pensa se non lo avessi saputo. Ma ne valeva sicuramente la pena.
Finalmente, eccola qua. Last stop.
Anche qua a Lisbona, forse era la cosa che volevo fare di più, osservare il ponte.
Riduttivo per una città cosi, ma ne è valsa la pena farci un giro anche sotto.
Il terremoto del 1755 che distrusse più della metà di Lisbona non risparmio questo convento. Non venne mai ristrutturato per essere memoria di quella tragedia.